Tratto dal libro “FRANCO CISTERNINO Meravigliosa … mente donna” codice ISBN 9798518928084:
“Meravigliosamente è un avverbio che l’artista ha voluto utilizzare, nel titolare la mostra presso il Verginese, per amplificare il concetto della sua visione femminile.
Osservare le opere esposte di Cisternino è come entrare in un gioco di realistica interpretazione femminile.
Esposizione contenente una sfumatura dedicata alla donna che vuole essere un omaggio alla sensualità femminile.
Nelle sale del Verginese vengono esposte donne rappresentate magicamente vestite e arricchite da oggetti eleganti come fasce, farfalle, orecchini, cappelli e tatuaggi per esaltare la bellezza.
L’artista adora quel lato umano delle donne, non apprezza stereotipi e i dettagli sono utili per aumentare ogni aspetto della grazia femminile. Ad esempio vorrebbe, per tutte le donne del mondo, una libertà che ancor oggi nel nostro secolo non è concessa e metaforicamente utilizza le farfalle per dar loro su tela quell’obiettivo tanto sognato.
Negli ultimi anni Franco Cisternino ha dedicato attenzione alla sua singolare visione maschile della donna, in ogni opera è visibile una luce unica e inconfondibile che annovera l’artista tra i principali esponenti del contemporaneo.
Una composizione ricercata perchè intuisce l’essenzialità di una comunicazione che permetta al fruitore di capire il messaggio contenuto sulla tela.
Utilizza giochi di parole per denominare le sue opere, fondamentali per carpirne il messaggio.
Fondi neri o colorati sulle tele ma sempre per amplificare all’occhio dell’osservatore la figura ritratta.
I colori sono volutamente studiati e calibrati per ogni singola donna, applicati a strati, e non è un segreto che utilizza anche le dita in sostituzione dei pennelli.
Una mente creativa che s’inventa per ottenere il risultato finale prefissato perché non sempre il pennello è sufficiente per definire le sue donne su tela quindi utilizza svariati materiali come cotton fioc, salviettine struccanti, pennelli da trucco e altri accessori come se volesse preservare la pelle di ognuna di loro nel ritrarle e simbolicamente truccarle per esaltarne la bellezza…”.